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Carmine Alfano sospeso dall’Università dopo le frasi omofobe si ritira dal ballottaggio di Torr…

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Aveva cercato in tutti i modi di negare l’innegabile, di difendere l’indifendibile, parlando di “goliardia” e di “macchina del fango”. Ma alla fine Carmine Alfano è stato travolto dal suo stesso comportamento, venuto alla luce grazie all’audio choc registrato dai suoi stagisti e trasmesso da L’Espresso. Il primario della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università degli Studi di Salerno, che ha sede all’interno dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, è stato infatti sospeso ieri pomeriggio dall’Università degli Studi di Salerno.

Poche ore dopo Alfano, candidato sindaco di Torre Annunziato sostenuto dal centrodestra e da Italia Viva, si ritira dalla campagna elettorale che lo vedeva candidarsi al ballottaggio domenica 23 giugno e lunedì 24 giugno contro il candidato del centrosinistra Corrado Cuccurullo.

«Da oggi il professor Alfano non è più direttore della scuola di specializzazione e la Commissione sta lavorando», ha annunciato il rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia. “Io sono sempre molto istituzionale quindi aspetto i lavori della Commissione ma a prescindere da tutto quello che abbiamo visto e sentito non appartiene al mondo dell’Università. È stato quindi sospeso. L’Università degli Studi di Salerno è estranea a un mondo di molestie, offese e discriminazioni. Lavoriamo per i giovani, perché possano non solo trovare un inserimento professionale, ma anche contribuire a una società migliore, più giusta, più solidale, una società che includa e non escluda, che gratifichi e non offenda, che misura l’espressione della civiltà nel rispetto di tutti, senza distinzione di genere, ideologie o credenze”.

Parole sconcertanti, quelle espresse da Alfano davanti ai suoi stessi stagisti. “In America, i ricchi sono di moda. Qui esistono uomini e donne, non esistono binari. Tutti lì dentro, nel crematorio di Cava di Tirreni e abbiamo risolto il problema”, si poteva sentire in una delle tante trasmissioni audio pubblicate da L’Espresso, dalla quale lo stesso Alfano non aveva incredibilmente preso le distanze, scusandosi forse, definendo il tutto cosa come “scherzare con un significato sarcastico, paradossale, clamorosamente inverosimile, senza l’intenzione di offendere nessuno”.

Ieri pomeriggio, travolto dalle polemiche, ho fatto un passo indietro in lacrime.

“Non ho mai cercato il successo ad ogni costo, per questo mi sono sempre sentito realizzato a contatto con la mia gente, a Torre Annunziata, dispiacendomi perché qualcuno, in modo chiaramente strumentale, ha suscitato curiosità riguardo al mio percorso professionale a cui sono molto affezionato di orgoglio, che è sotto gli occhi di tutti, chiaro e documentabile”, ha detto Alfano in conferenza stampa. “Non ho mai permesso a nessuno di infangarlo o di metterlo in discussione e chi lo sta facendo in modo così palesemente strumentale dovrà rispondere per questo nei tribunali. Sono consapevole che lottando per un vero cambiamento nella città di Torre Annunziata mi sarei imbattuto in conflitti e avversioni legate al malaffare, alla dura resistenza di chi non voleva rinunciare ai privilegi e alla negatività latente Annunziata è anche la città di tante persone perbene, lavoratori, impiegati, studenti, anziani, donne che vivono in un tessuto sociale difficile ma nel rispetto delle regole e delle norme di comportamento che regolano la vita quotidiana. Per questo ho lavorato per raccogliere il consenso degli forze politiche attorno ad un progetto amministrativo condivisibile, ma circostanze avverse hanno prevalso sul mio desiderio di rappresentare la futura leadership degli interessi esclusivi della città. Sono sempre stato un professionista affermato e non sono tra quelli che possono fregiarsi del titolo di professore universitario per meriti politici. Per questo sento il bisogno di prendere decisioni inevitabili e urgenti che riguardano me e la città di Torre Annunziata, e sono fondamentali per avviare un processo di vera rinascita della città. Per questo motivo prendo la decisione di farmi da parte”.

Cuccurllo, suo avversario al ballottaggio, ha chiesto ancora alla popolazione di andare a votare. “Avrei voluto battere il mio avversario nei sondaggi, ma evidentemente travolto dallo scandalo ha deciso di ritirarsi. Dobbiamo andare tutti a votare più che mai in una situazione simile, che non ha precedenti nella storia di questa città. Oggi più che mai è necessaria una risposta unanime per dare la forza al prossimo sindaco di voltare davvero pagina rispetto al passato e rafforzare l’immagine di una città aperta, inclusiva e moderna come lo è sempre stata Torre Annunziata a livello sociale e civile. diritti. Il prossimo sindaco dovrà raccogliere un ampio consenso popolare per condurre una battaglia con gli altri amministratori del Sud contro la legge sulle autonomie differenziate approvata dalla maggioranza di centrodestra in Parlamento. Chiedo a chi ha votato al primo turno per altre liste di darci il suo consenso per governare la città ma anche di costruire un’opposizione ai progetti del governo nazionale. Il mio appello al voto è rivolto a tutti i cittadini di Torre Annunziata. La mia campagna proseguirà come previsto con lo stile e i contenuti che l’hanno caratterizzata fin dall’inizio, e chiuderò con una manifestazione pubblica domani alle 20,30 nei giardini pubblici. Mi auguro che partecipino tanti cittadini per dare subito l’impressione che la città sia viva ed energica. Votare è un diritto ma oggi più che mai è un dovere per tutti i torresi.

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