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USTICA / UNA VERITA’ NOTA DAL 1991. COSA SVELA ORA GILETTI?

Mega scoop ideato da Massimo Giletti in arrivo il 25 giugno, quasi a ‘celebrare’ i 44 anni dalla strage di Ustica.

E festeggia anche il ritorno del conduttore tra le braccia di mamma Rai, visto che il programma va in onda per la terza rete, un tempo (negli anni ’80) la mitica ‘Telekabul’ guidata dal tandem Curzi-Guglielmi.

Peccato che sia nota la storia vera, sporca, della tragedia del DC9 Itavia della sera del 27 giugno 1980, in cui 81 vite umane affondarono nelle acque del Mar Tirreno: non tanto dal punto di vista giudiziario, perché ‘si blocca’ – incredibile ma vero – ancora un’indagine ‘riaperta’ 16 anni fa; ma sotto quello ‘storico’ e ‘della memoria’.

Quello che c’era davvero sotto quella storia, infatti, fu svelato per la prima volta dalla ‘Voce’ nel lontano 1991, poi ribadito più volte negli anni successivi.

Francesco Cossiga. Sopra, Massimo Giletti

Una storia confermata addirittura dall’ex capo dello Stato Francesco Cossiga nel 2008 pochi mesi prima della sua morte.

E documentato in uno scioccante docufilm trasmesso dall’emittente francese ‘Canal Plus’.

Ma niente.

Il muro di gomma non è mai crollato.

Quella verità non è mai emersa ufficialmente dalle carte giudiziarie nonostante molti processi.

E siamo arrivati ​​ad oggi.

Con lo scoop alla porta del figliol prodigo Giletti.

Partiamo allora dalle novità.

GILET IN CAMPO

Ecco le lapidarie, ma già memorabili frasi che compaiono sul sito ‘RaiNews.it’, all’aperitivo della puntata messianica del 25 giugno: “Giletti su Ustica: ‘Martedì sveleremo un documento segretissimo di cui abbiamo rendersi conto”.

E poi ancora qualche parola: “Massimo Giletti torna in tv martedì 25 giugno alle 21.20 su Rai 3 con uno speciale dal titolo ‘Ustica, Una breccia nel muro’ che già promette farà rumore”.

Italiano improbabile a parte, così continua la breve ma succosa nota da viale Mazzini: “’Dopo martedì faremo più rumore’ dice il giornalista, ‘se ti occupi di certe cose, devi affrontarle in modo profondo e serio. modo’ e aggiunge ‘chiederemo alle parti di aprire un cassetto in cui si trova un documento segretissimo di cui siamo venuti a conoscenza”.

Eccellente e abbondante, Watson.

Stiamo tutti aspettando con ansia.

E aspettano con ansia anche due pezzi grossi della prima repubblica che hanno subito risposto a muso duro. Ma soprattutto con un volto che più bronzeo non potrebbe essere.

Carlo Giovanardi

Stiamo parlando di Maurizio Gasparri, ex big di Alleanza Nazionale tanti anni fa, braccio destro di Gianfranco Fini e oggi capogruppo di Forza Italia al Senato; e Carlo Giovanardi, un tempo tra i notabili della Balena Bianca e ora poeta dei ‘Misteri’ di casa nostra.

Ecco, fiore tra fiori, alcuni passaggi di una fresca ‘nota congiunta’ in cui attaccano frontalmente i media che ancora ‘cercano’ la verità tra i relitti galleggianti nei mari di Ustica.

«Nel processo penale è stato tecnicamente accertato che l’esplosione di una bomba a bordo ha fatto precipitare il DC9 Itavia».

“All’epoca verificammo e annotammo personalmente, in qualità di membri della Commissione d’inchiesta sulla morte di Aldo Moro, tutte le carte sull’argomento allora classificate come segrete e top secret, da cui emerge chiaramente la responsabilità del terrorismo palestinese nell’attentato. emerge”.

“Siamo quindi curiosi di scoprire quale sarebbe il misterioso scoop di Giletti rivelato alla stampa. Se una delle circostanze già note o una delle 34 versioni fantascientifiche che attribuiscono la colpa ai francesi, o agli americani, o ai libici, o agli italiani e infine (si riferiscono a un episodio di ‘Report’, ndr) gli israeliani”.

Se potete chiamate il 113. Perché sono – permettetecelo l’amico, collaboratore e psichiatra Walter Di Munzio – matti da morire.

Inoltre, recidivi.

Almeno, ‘per tabulas’, Carlo Giovanardi. Che raccontò una bufala del genere esattamente un anno fa durante un’intervista a ‘RadioCusano’ e di cui La Voce scrisse il pezzo pubblicato online il 23 giugno 2023,

USTICA / ECCO LA PISTA PALESTINESE! LA BALE DISEGNATA DA GIOVANARDI

Daria Bonfietti, storica portavoce del Comitato dei familiari delle vittime di Ustica, rimane stupita di fronte alle frasi sconclusionate del tandem.

Ecco le sue parole sgomenti: “Sono disgustata e offesa dalle parole di Gasparri e Giovanardi, per i quali la sera del 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica non c’era nessun aereo militare nelle vicinanze del DC9 Itavia”.

Daria Bonfietti

E prosegue: “Siamo stanchi. La verità la conosciamo dal 1999, perché l’ha scritta un giudice della repubblica: il Dc9 è stato abbattuto in un episodio di guerra. I magistrati della repubblica hanno scritto che nei cieli c’erano aerei militari alleati, come hanno dichiarato gli esperti della NATO. Non sappiamo chi fosse, ma l’ex presidente della repubblica, Francesco Cossiga, additò i francesi nel 2008.”

Ancora: “Le indagini sono state riaperte. Adesso siamo stanchi: sono passati 16 anni e i magistrati che hanno riaperto le indagini non hanno ancora concluso il loro lavoro. Il nostro avvocato, Alessandro Gamberini, ha presentato istanza di deposito di documenti: per sapere cosa è stato chiesto, a chi e chi ha risposto”.

Ma il Muro di Gomma resiste.

In modo che il Grande Depistaggio continui.

La storica copertina di Voce del febbraio 1994 dedicata all’inchiesta su Ustica

Perché si tratta, come chiunque può capire leggendo anche sommariamente carte, documenti e inchieste (come le nostre dal 1991), un colossale depistaggio dello Stato.

Poiché la Francia è coinvolta fino al collo, con la copertura molto solida della NATO e degli Stati Uniti.

Un muro di gomma che non potrebbe essere più insormontabile, rispetto al quale quello di Berlino, demolito nel 1989, è un semplice ramoscello.

Non vogliamo trascinarvi fuori o farvi perdere la testa nei labirinti giudiziari.

Di seguito vi ricordiamo alcune fasi molto importanti; suggerendo poi una corposa inchiesta (ancora ‘speranzosa’ di concreti sviluppi giudiziari) pubblicata da Voce il 27 giugno 2022,

USTICA 42 ANNI DOPO / ARRIVANO I DOCUMENTI “DISECRETATI” DA USA E FRANCIA. È QUESTO IL PUNTO DI SVOLTA?

E, soprattutto, ti invitiamo ad accedere al box CERCA che ti porta all’archivio Voce.

Basta digitare USTICA per trovare davvero un mare di articoli e inchieste pubblicate online nell’ultimo decennio; che poi, attraverso i link, portano a quelli ‘più vecchi’.

Ecco le tappe.

Franco Pirò

1991 – La Voce intervista il sottosegretario al Bilancio del PSI, Franco Piro, che lancia una bomba da novanta: il Dc9 Itavia viene abbattuto da un missile lanciato dalla portaerei francese Clemenceau. Le altre piste, da quella libica a quella palestinese, non hanno fondamento.

1998 – Un ex agente dei nostri Servizi Segreti, Alessandro Vanno, ‘in fuga’ perché sapeva troppe cose ed era a conoscenza di troppi segreti, consegna alla Voce alcuni documenti scottanti e ci rivela: si trattava di un missile lanciato da il Clemenceau che provocò la strage di Ustica.

2008 – La terza conferma arriva, come ricorda Bonfietti, dall’ex capo dello Stato in questi anni in vena di ‘esternalità’ e ‘picconi’, Cossiga: che sostiene con vigore: “è stata la Francia, è stato lanciato il missile contro il DC9 da una delle sue portaerei quella sera nelle acque di Ustica”.

2008 – Uscito in quei mesi, un film documentario di Canal Plus è sulla stessa lunghezza d’onda: la matrice è francese, il missile partito da Clemenceau, la NATO lo ha insabbiato, i servizi segreti americani, francesi e italiani hanno aperto la strada.

Hai capito?

E tra pochi giorni godetevi lo scoop firmato Giletti.

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