Maturità 2024: sono 12.220 gli studenti sardi impegnati negli esami cominciati oggi
Passano gli anni ma, per gli studenti che si apprestano a sostenere gli esami finali, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole degli esami resta altissimo. Tanto da alzare il livello di attenzione su possibili “bufale” legate alle regole base che regolano l’Esame di Stato. È quanto fa prontamente la Polizia Postale e di Sicurezza Cyber con “Maturità Sicura”, la campagna di sensibilizzazione realizzata insieme al portale specializzato Skuola.net, che per il diciassettesimo anno consecutivo si pone l’obiettivo di “smantellare” il principali fake news sull’argomento.
Soprattutto le nuove tecnologie, con il costante sviluppo degli “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione. Diventando un possibile amplificatore di errori comportamentali. Il che, nei casi peggiori, può portare addirittura all’esclusione dall’esame. Il rischio è reale. Lo dimostrano chiaramente le risposte fornite dai circa 1.000 laureati raggiunti dal monitoraggio effettuato da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dall’inizio della Maturità 2024.
Quasi 1 studente su 4, ad esempio, è convinto che lo smartphone possa essere portato con sé sul posto di lavoro durante le prove scritte. Quando, invece, devono essere consegnati allo sportello della commissione, come ha correttamente dimostrato il 77% del campione intervistato. E se il 17% è consapevole che i cellulari devono restare rigorosamente spenti, il 6% pensa che possano essere utilizzati anche col rischio di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe accadere, di vedere invalidato l’intero sistema. visita medica. Inoltre, la quota di coloro che potrebbero riscontrare un uso scorretto dello smartphone durante l’esame aumenta del 20% rispetto all’anno precedente. Non esattamente un buon viatico.
Qualcosa di simile accade con un altro “cane da guardia speciale”: lo smartwatch. In questo caso, quasi 1 su 6 (17%) pensa che l’orologio tech possa essere indossato e utilizzato tranquillamente al polso durante le prove scritte, purché non sia connesso a Internet. Mentre il 4% è convinto che possa essere utilizzato senza limitazioni anche per accedere ad Internet. Se la prima è già una convinzione errata, tantomeno la seconda, che è infatti una pratica assolutamente vietata. Considerato che l’uso di uno smartwatch – di qualsiasi tipo – è inibito tanto quanto quello di un cellulare, eppure complessivamente 1 su 5 è convinto del contrario.
La funzione di “Maturità Sicura”, però, non è solo quella di informare su possibili violazioni legate alla Maturità ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame, il cui mancato rispetto potrebbe comportare l’esclusione: dalla necessità di presentarsi muniti di un documento di identità e di non introdurre altri documenti oltre a quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le vere e proprie fake news.
Circa un quarto dei diplomati (26%) è infatti convinto che la Polizia possa monitorare “a distanza” gli smartphone per capire chi potrebbe copiare; il che non è vero. E addirittura quasi la metà (46%) ritiene che durante gli esami i membri della commissione possano perquisire i candidati alla ricerca di oggetti vietati. Anche in questo caso si tratta di un’informazione errata che va sfatata, ma si invita alla cautela, dato che i commissari d’esame, se notano manovre illecite, hanno comunque il diritto di escludere i candidati sorpresi nell’atto di “copiare”.
E poi c’è il grande, annoso argomento dei percorsi d’esame. Soprattutto quelle dell’italiano scritto. Perché sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo, soprattutto online, gli spunti da sviluppare il giorno del test. “Solo” il 76% dei laureati sa che in rete si trovano solo indiscrezioni, previsioni o, al massimo, esempi.
Il 24%, invece, ritiene che almeno gli argomenti vengano diffusi per primi; Il 4% pensa che con le mosse giuste si possano mettere le mani sulle piste vere e proprie con poche ore di vantaggio. E oltre 1 su 3 immagina che il Ministero possa cambiare rotta anche all’ultimo minuto. Non sorprende quindi che circa 1 su 7 sia tentato, alla vigilia degli esami finali, di monitorare piattaforme social e siti specializzati fino a tarda notte, sperando nello spunto vincente.
Ecco perché campagne come quella “anti-bufale” della Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sfatare credenze fuorvianti.
L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarlo. Le notizie false, invece, possono portare a sterili distrazioni, riducendo la concentrazione necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico.
Tutti messaggi, questi, contenuti anche in un breve video costruito in linea con le tendenze social del momento, utilizzando quindi un linguaggio quanto più vicino possibile a quello dei protagonisti dell’esame. Il contenuto, che ha come protagonista lo YouTuber ufficiale Nikolais, sarà disponibile sulla piattaforma Skuola.net e sui canali social Instagram, TikTok, Facebook, X della Polizia di Stato e sui media studenteschi.
Anche quest’anno gli operatori della Questura online PS saranno quindi a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutte le loro domande e dubbi sulle informazioni che circolano su Internet. Inoltre, un rappresentante della Polizia di Stato parteciperà alla tradizionale diretta su Skuola.net alla vigilia del primo giorno di esami, per augurare buon lavoro a tutti gli studenti che prenderanno parte all’Esame di Stato 2024.
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