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Maturità: La guerra, i blog e l’imperfezione. La maturità giovane – Maturità 2024 – Ansa.it

Una maturità giovane, con percorsi attuali e stimolanti, vicini alle incertezze dell’età e del tempo, su autori che i ragazzi hanno affrontato durante l’anno scolastico – Ungaretti e Pirandello – o su temi storici trattati a lezione – la Guerra Fredda – o su cui è possibile fare una riflessione approfondita. Come il cambiamento che la scrittura del diario ha subito negli ultimi anni grazie al successo di blog e social media, il tema al centro di “Profili, selfie e blog”, pubblicato nel 2014 da Maurizio Caminito – direttore, tra gli altri, della Centrale Biblioteca dei Ragazzi di Roma – che è piaciuta molto ai diplomati, tanto da essere scelta da quasi il 30% di loro.

E poi l’imperfezione, con Rita Levi Montalcini (scelta dall’11,5% dei ragazzi), l’uso della bomba atomica, affrontata dal 17,3%, il valore del silenzio, l’importanza del patrimonio culturale. La grande assente era l’Intelligenza Artificiale, su cui in molti contavano, ma quest’anno le idee per scrivere non sono mancate. Tanto che, all’uscita, i ragazzi hanno detto di aver esultato “come se fosse un Mondiale”, “c’erano tracce nell’aria”, hanno detto.

Nel ‘Pellegrinaggio’ di Ungaretti, composto nel 1916, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, il poeta e scrittore racconta il dramma del conflitto, descrivendo, attraverso metafore e similitudini, com’era la vita in trincea. Il ‘pellegrinaggio’, prima di essere un viaggio fisico, è un viaggio che l’autore compie dentro di sé, in un momento della sua vita dilaniata dalla guerra.

Il brano su Pirandello è invece incentrato sul rapporto tra l’uomo e il progresso tecnologico che lo scrittore espone attraverso le parole di Serafino Gubbio nell’opera del 1925 “Quaderni di Serafino Gubbio Operatore”. Nell’opera autobiografica da cui è tratto il testo proposto, ‘Elogio dell’imperfezione’, Rita Levi-Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, svolge invece un’attenta analisi del valore dell’imperfezione, partendo dalla constatazione che in la ricerca scientifica, né il grado di intelligenza, né la perfetta esecuzione di un compito, possono costituire gli unici fattori essenziali per la propria crescita personale.

A sei anni dalla morte di Giuseppe Galasso, il percorso d’esame dedicato alla sua Storia dell’Europa e della Guerra Fredda, fatta di scontri sul piano politico, ideologico e militare senza mai arrivare davvero a un faccia a faccia tra i due superpotenze che hanno dominato il mondo, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica – invita i giovani a riflettere sui rischi di un conflitto nucleare globale. Nonostante abbia una lunga carriera alle spalle, Nicoletta Polla-Mattiot, giornalista, scrittrice, docente di lingue, il cui brano “Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura tra ascolto e comunicazione” è stato scelto dal 14,7% degli studenti è contenta ed emozionata che il suo scritto sia stato proposto ai laureandi: “il silenzio e il tempo oggi sono un lusso”, dice.

La seconda traccia per la tipologia del testo argomentativo ha invece presentato un passaggio tratto da un articolo dell’avvocato e docente universitario Maria Agostina Cabiddu che riguarda l’importanza della salvaguardia del patrimonio storico-artistico del nostro Paese: l’autore evidenzia come questo aspetto sia già presente nella Costituzione. “Avrei scelto la traccia storica” ​​ma sono temi comunque “interessanti e accessibili”, ha detto di prima mattina il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e anche per il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti sono stati “davvero adatti e stimolanti”.

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