Perché l’UE ha aperto un’indagine su Apple? Tutti i motivi
Secondo la Commissione Europea, Apple viola il DMA, il Digital Markets Act, la regolamentazione del mercato digitale valida nell’UE, motivo per cui ha avviato un’indagine. Ma qual è il motivo? Alcune regole dell’App Store impedirebbero agli sviluppatori di app di informare e indirizzare i clienti verso canali di acquisto alternativi, sia per i contenuti che per le offerte più economiche.
La Commissione Europea ha ritenuto necessario avviare questa azione contro Apple, poiché i suoi nuovi requisiti contrattuali per sviluppatori e App Store – inclusa la nuova Core Technology Fee che include una commissione di 0,50 centesimi per app installata – non sono conformi alla regolamentazione del DMA. La decisione definitiva verrà presa entro 12 mesi dall’apertura della procedura di non conformità.
Cosa sostiene la Commissione Europea contro Apple?
La Commissione Europea, in una nota ufficiale, annuncia che gli sviluppatori Apple non possono fornire informazioni sui prezzi all’interno delle app e nemmeno informare i clienti delle offerte disponibili su qualsiasi prodotto su canali alternativi.
Ecco le condizioni commerciali di Apple, riportate da “Tgcom”: l’azienda permette di rivolgersi ai propri consumatori solo tramite il link-out. Gli sviluppatori inseriscono un collegamento nell’app da loro progettata che indirizza il cliente a una pagina Web in cui può completare un contratto.
Con il collegamento, tuttavia, Apple introduce alcune restrizioni, per cui gli sviluppatori non possono comunicare e promuovere altre offerte ai clienti. Secondo quanto afferma la DMA, però, gli sviluppatori che distribuiscono i propri prodotti tramite App Store devono lasciare ai consumatori completa libertà di acquisto, consentendo loro di confrontare altre offerte più economiche.
Cosa dice il vicepresidente della Commissione europea sull’indagine?
La Vicepresidente della Commissione Europea con delega all’Antitrust, Margrethe Vestager, ha dichiarato al convegno dell’European Competition Network: “Oggi è un giorno molto importante per l’effettiva applicazione della DMA. Abbiamo inviato i risultati ad Apple. La nostra posizione preliminare è che Apple non consente completamente lo sterzo.”
Questo è lo sterzo: il termine significa che i clienti Apple devono essere in grado di confrontare le applicazioni sui prezzi e sulle offerte disponibili al di fuori dell’App Store, una pratica che, secondo l’UE, l’azienda non consente.
Margrethe Vestager ha aggiunto: “La direttiva è fondamentale per garantire che gli sviluppatori di app siano meno dipendenti dagli app store gatekeeper e che i consumatori siano consapevoli delle offerte migliori. Abbiamo anche aperto casi contro Apple in relazione alla cosiddetta commissione sulla tecnologia di base e a varie regole per consentire meglio il sideloading”.
Per sideloading, invece, intendiamo la possibilità di installare su iPhone applicazioni – con l’aggiornamento iOS 17.4 – scaricate dal web e non direttamente dall’App Store. Anche in questo caso è stata l’UE ad indirizzare Apple verso questo importante cambiamento, proprio nel rispetto del DMA.
Il vicepresidente della Commissione europea ha poi concluso: “La comunità degli sviluppatori e dei consumatori sono ansiosi di offrire alternative all’App Store. Investigheremo per garantire che Apple non comprometta questi sforzi.”
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