Seconda prova Maturità 2024, la traduzione della versione di Platone

Agli studenti del liceo classico, impegnati oggi nella versione greca, è chiesto di tradurre un testo tratto dall’opera del filosofo ateniese, “Minosse o la legge”. Il testo indaga i rapporti tra diritto, giustizia e politica. Platone non veniva proposto al secondo esame finale dal 2010

La seconda prova della maturità 2024 ha visto protagonista, al liceo classico, il filosofo greco Platone. Agli studenti, impegnati oggi nella versione greca, è chiesto di tradurre, in 6 ore, un testo tratto dall’opera “Minosse o la legge”. Era dal 2010 che il filosofo ateniese non figurava tra le tracce della maturità, ma allo stesso tempo è anche l’autore più proposto agli esami di stato di classica moderna, con tre presenze: oltre al 2024 e al 2010, è uscito anche all’esame di maturità nel 2004. Aristotele e Luciano, però, furono proposti solo due volte.

“Minosse o la Legge” di Platone

Nato ad Atene nel 428 a.C. C. di famiglia aristocratica, Platone rappresenta uno dei più grandi nomi della filosofia greca classica, insieme al suo maestro, Socrate, e al suo discepolo più noto, Aristotele. È considerato uno dei fondatori del pensiero occidentale. Il testo proposto nella seconda prova di greco al diploma di maturità 2024, tratto dall’opera “Minosse o la legge”, indaga i rapporti tra diritto, giustizia e politica. L’estratto sottoposto agli studenti delle scuole superiori classiche non è eccessivamente complesso, perché composto da frasi brevi, ma secondo gli esperti può nascondere delle insidie.

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La traduzione del testo di Platone

La traduzione della versione greca sottoposta quest’anno ai diplomati della seconda prova del liceo classico è la seguente:

“Questo dunque è l’elogio di Omero per Minosse, espresso in poche parole, come Omero non fece per nessuno degli eroi. Perché che Zeus sia un uomo saggio e che quest’arte sia la più bella, lo dimostra in molti luoghi e anche qui dice che Minosse parla con Zeus ogni nove anni e che va a ricevere istruzioni come da un maestro, che è Zeus. Poiché questo onore di essere istruito da Zeus non è stato conferito da Omero a nessun altro eroe se non a Minosse. questa è una lode straordinaria. E nell’Odissea, nell’episodio della Nekyia, Omero rappresentò Minosse che giudica con in mano uno scettro d’oro, e non in nessun luogo Rhadamanthus come compagno di Zeus. Per queste ragioni ritengo che Minosse sia stato lodato soprattutto da Omero, infatti, essendo l’unico figlio di Zeus ad essere stato istruito da Zeus non ammette paragoni in lode.”

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